imagealt

La Storia Centenaria

LA NOSTRA STORIA

L’Istituto Achille Ricci nasce nell’ottobre del 1918 quando la Croce Rossa Americana decise di donare 250 mila lire all’ex sindaco di Milano e presidente “Associazione per la Scuola”, il Sen Emanuel Greppi, al fine di istituire una scuola che, migliorando il tenore di vita dei minori più deboli, ne curasse l’istruzione umana e cristiana e lo sviluppo fisico: nasce il “Convitto Fanciulli Gracili e Orfani di Guerra - Principessa Piemonte”.

Qualche anno dopo il personale laico fu gradualmente sostituito con il personale religioso delle suore Missionarie Zelatrici del Sacro Cuore, opera che continuò incessante fino al 2007 concretizzandosi in assistenza agli orfani, assistenza ai migranti e agli ammalati.

Figura rilevante per l’Ente: il Grand’Ufficiale Achille Ricci e la II guerra mondiale. Nominato nel 1928 commissario prefettizio del Convitto, si prodigò per la sua crescita economica ed ampliamento strutturale. Durante la sua gestione furono costruite le piscine elioterapiche per la cura della tubercolosi ed incrementati i padiglioni di degenza degli infettivi; nonché ampliate le cure mediche, le farmacie con le nuove medicine quali le penicilline e incrementata la dieta degli alunni garantendo a loro quattro pasti al giorno. La dedizione e l’amore per il convitto lo portò alla donazione di tutti i suoi beni da qui la decisione di modificarne il nome in Convitto Fanciulli Gracili e Orfani di Guerra - Achille Ricci.

Al periodo di crescita e stabilità economica si affacciò il periodo buio della seconda guerra mondiale. Nel 1941 Milano subisce diversi bombardamenti e i fanciulli del Convitto vengono sfollati a Selvino (BG); esso diventa rifugio antiaereo per la popolazione. Negli anni 50 e 70 si assistette ad una diminuzione degli orfani e l’attenzione del Convitto si spostò nei confronti dei minori affidatari del Comune, il 22 dicembre del 1978 gli fu riconosciuta la qualifica di Istituto di Pubblica Assistenza. Negli anni ottanta il Semiconvitto stipula un accordo con il provveditorato di Milano per avere nella propria sede una sezione distaccata della scuola media pubblica. Al mattino le lezioni vengono svolte dal corpo docente statale, al pomeriggio l’Istituto si fa carico del tempo prolungato. Prima espressione a Milano di collaborazione fra pubblico e privato: integrazione e dialogo di due realtà educative con l’obiettivo di integrare nel tessuto sociale esistente i propri allievi.

Agli inizi degli anni novanta il Semiconvitto si affaccia a una nuova realtà sociale: l’assistenza ai parenti dei ricoverati. Essendo collocato fra due ospedali, quello di Niguarda e il Galeazzi, spesse volte riceve richieste di ospitalità da parte di persone che arrivano da tutta Italia per curare i propri parenti spesso malati terminali.

Il 13 febbraio 2003 avviene la trasformazione in persona giuridica di diritto privato e precisamente in “Associazione Achille Ricci senza scopo di lucro” .

Sempre nel 2003 e precisamente nel giorno di sant’Ambrogio riceve l’ambrogino: benemerenza civica per l’opera di assistenza svolta in tutti questi anni nei confronti dei minori.

Il 2018 , anno di festa per i 100 anni dell’Istituto è stata occasione di verifica e scelta di cambiamenti soprattutto per quanto concerne l’offerta didattica nei diversi ordini di scuola.

Il cambiamento nasce dalla presa di coscienza della rapida evoluzione tecnologica che la società sta vivendo, dall’osservazione  su tempi e modalità di apprendimento dei minori iscritti nelle scuole dell’Istituto, dall’analisi dei bisogni delle famiglie che necessitano di tempi più ampi di assistenza ai figli viste le esigenze legate ad un mondo lavorativo che offre garanzie sempre più labili circa la sua stabilità e durata . 

Da questa riflessione è nato il nuovo motto “ la tradizione nell’innovazione” che ha comportato la revisione dell’approccio didattico da parte dei docenti, un curricolo più articolato ed innovativo, rivisto negli  spazi , nei tempi e nell’approccio con i minori che volendo  possono usufruire di un intervento didattico articolato su 12 anni 

Oggi l’Istituto si propone nei confronti della famiglia ponendola al centro della propria offerta, coadiuvandola nella crescita e formazione cristiana dei propri figli e supportandola nei momenti di criticità.